Vai al contenuto

Un italiano che vive in Svizzera racconta la dura realtà del lavoro in questo Paese: «Non fatevi ingannare»

Sebbene gli stipendi in Italia siano aumentati del 4,4% rispetto al 2024, gli ultimi dati Eurostat relativi al luglio 2025 indicano che il Paese registra un salario minimo lordo di 1.381 euro suddiviso in 12 mensilità.

Lavorare in Svizzera: quanto guadagna realmente un lavapiatti e quale prezzo paga

Per questo motivo, molti si trasferiscono in altri paesi per lavorare e ottenere uno stipendio dignitoso. Pablo Casas è un giovane che ha deciso di trasferirsi in Svizzera alla ricerca di un futuro migliore, poiché è uno dei paesi europei più attraenti in cui vivere grazie all’elevata qualità della vita, alla situazione politica stabile, alla sicurezza e, soprattutto, agli alti salari.

Qualche settimana fa, il creatore di contenuti ha mostrato in uno dei suoi video quanto guadagna come lavapiatti: “Come stipendio base, avevo 3.372 franchi, più i 280 di quello stipendio extra annuale che viene diviso tra i 12 mesi”. In totale sono 3.654 franchi lordi, equivalenti a 3.874 euro.

Il giovane ha spiegato che come lavapiatti in Svizzera guadagnava quanto un pilota commerciale delle compagnie aeree regionali in Italia, il che ha fatto credere a molti che fosse orgoglioso del suo lavoro.

Tuttavia, ora ha realizzato un video in cui ha affermato che “la realtà è che sono molto triste” perché ha dovuto lasciare la Italia. Ha dovuto lasciare la sua casa, i suoi familiari e i suoi amici nel Paese “semplicemente per poter risparmiare un po’ di soldi e intraprendere un’attività senza che mi portassero via la metà”.

Pablo ha assicurato che il suo lavoro non è idilliaco: “Lavorare 11 ore come lavapiatti. Bruciarsi e tagliarsi le mani, sopportare insulti in francese che non si capiscono nemmeno, e davanti ai clienti. Essere lontani dalla propria famiglia che non può nemmeno venire a darti un abbraccio. Questo, credetemi, non è piacevole per nessuno”.

Casas ha lanciato un messaggio importante: “Bisogna smetterla di farsi ingannare dalle spese in Svizzera, dal fatto che sono elevate, dall’assicurazione sanitaria… Ci sono mesi in cui ho potuto investire più di 2.000 euro nel mio marchio di profumi ed è l’unica cosa che mi interessa. E finché potrò continuare a investire così tanto denaro in un progetto personale, resterò qui e sarò lontano dalla Italia”.

Condividi questo post sui social!