Di fronte all’ondata di caldo che sta devastando la Italia, molti cittadini si trovano di fronte a un grande dilemma: accendere l’aria condizionata e aumentare notevolmente la bolletta mensile dell’elettricità, oppure ricorrere a ogni tipo di espediente per cercare di rinfrescare la casa e risparmiare. È molto diffusa la convinzione che l’uso di questi impianti di climatizzazione sia sconsigliabile a causa del loro elevato impatto energetico, ma la spesa potrebbe non essere così alta come si potrebbe pensare in un primo momento.
L’aria condizionata non è un lusso: un ingegnere ha calcolato il costo reale di una giornata di freschezza
Lo afferma il creatore di contenuti e laureato in Ingegneria Spaziale e Matematica, Malaver, che attraverso il suo account TikTok ha pubblicato un video in cui fornisce i dati reali relativi all’utilizzo di questo tipo di apparecchi, smentendo così uno dei miti più diffusi sul loro consumo elettrico.
L’ingegnere ha spiegato che, tenendo conto che il prezzo medio del kilowattora (kWh) a giugno era di 15 centesimi di euro e che un condizionatore standard consuma circa 1000 W, tenerlo acceso 24 ore al giorno alla massima potenza comporterebbe una spesa di 3,60 euro al giorno. Questo costo potrebbe sembrare elevato, ma l’esperto sottolinea che ciò accade raramente.
Malaver sottolinea che i condizionatori più moderni sono progettati per ottimizzare il loro funzionamento, essendo in grado di modulare la loro potenza in base alla temperatura ambiente e al fabbisogno energetico necessario. In pratica, indica che consumano circa 2 kWh se utilizzati per 8 ore, il che comporterebbe circa 6 kWh al giorno se utilizzati per un periodo prolungato. Tenendo conto di questi dati, stima che il costo giornaliero sia di 90 centesimi al giorno.
Se utilizzati con maggiore frequenza, ad esempio circa 8 ore durante la notte, il calcolo si ridurrebbe ulteriormente, fino a circa 30 centesimi al giorno, il che è molto più accessibile di quanto si possa inizialmente pensare. In questo modo, il creatore di contenuti vuole sfatare l’idea che l’aria condizionata sia un lusso riservato a pochi privilegiati.
Differenze tra i vari tipi di condizionatori
In ogni caso, i suoi calcoli sono generici, poiché tutto dipende dal tipo di condizionatore e da ogni modello in particolare. In ogni caso, se teniamo conto delle indicazioni dell’Organizzazione dei Consumatori e degli Utenti (OCU) e dell’Istituto per la Diversificazione e il Risparmio Energetico (IDEA), i sistemi più efficienti sono quelli fissi di tipo split con tecnologia inverter, in grado di regolare automaticamente la potenza al raggiungimento della temperatura desiderata, con il conseguente risparmio energetico.
Di solito, questi apparecchi hanno una potenza compresa tra 2 e 3 kW, il che può comportare un consumo tra 1,5 e 2,5 kWh al giorno se utilizzati otto ore al giorno, con un costo approssimativo di 22-37 centesimi al giorno. I sistemi multisplit, invece, collegano diversi apparecchi interni a un’unica unità esterna, con un consumo superiore, tra 3 e 5 kWh al giorno, aumentando la spesa giornaliera a tra 45 e 75 centesimi.
D’altra parte, gli apparecchi portatili, come i pinguini, non richiedono un’installazione complessa e sono meno efficienti, con un consumo che raggiunge i 2-3,5 kWh al giorno, con una spesa tra i 30 e i 52 centesimi al giorno, ma le loro prestazioni possono peggiorare in ambienti di grandi dimensioni o in caso di scarso isolamento termico.