Una scoperta d’oro a Guelmim potrebbe ridefinire il panorama dell’industria dei metalli preziosi in Marocco, con il ritrovamento di 34 filoni di quarzo con concentrazioni eccezionali fino a 300 grammi per tonnellata.
Da 6 a 300 grammi per tonnellata: perché la scoperta in Marocco è stata definita sensazionale
I media marocchini sono entusiasti della scoperta. “I test di laboratorio effettuati su campioni ottenuti tramite perforazioni e scavi confermano la straordinaria qualità di questa scoperta. Le concentrazioni di oro oscillano tra i 6 e i 300 grammi per tonnellata, il che lo rende uno dei ritrovamenti più significativi del Nord Africa negli ultimi anni. Potrebbe riportare il Marocco sulla mappa mondiale dell’industria aurifera”.
A livello internazionale, i giacimenti con una concentrazione di oro superiore a 10 grammi per tonnellata sono considerati di alta qualità. Con risultati che oscillano tra i 6 e i 300 grammi per tonnellata, la scoperta di Guelmim è tra le più elevate al mondo. Queste elevate concentrazioni rendono il progetto economicamente sostenibile, anche durante i periodi di calo dei prezzi dell’oro, aumentando il valore di queste risorse strategiche. A titolo di confronto, molte miniere in tutto il mondo sfruttano minerali con una media di 1-2 grammi per tonnellata come soglia economica.
I filoni di quarzo aurifero di Guelmim costituiscono un giacimento idrotermale classico, formato da complessi processi geologici. Situati a 200 chilometri a sud di Agadir, nella regione dell’Anti-Atlante, questi filoni si sono formati quando fluidi ricchi di minerali sono penetrati nelle fessure delle rocce del basamento precambriano, raffreddandosi per depositare oro e altri minerali.
La scoperta si trova negli antichi letti del fiume Drâa, storicamente noto per ospitare giacimenti auriferi. La presenza di questi nuovi filoni primari indica che l’oro alluvionale estratto in precedenza proveniva da queste fonti rocciose, confermando il ricco potenziale minerario della regione.