Un fornaio rivela l’astuzia per mantenere il pane fresco giorni evitando sprechi. Il pane rappresenta un alimento fondamentale nelle abitazioni. Non c’è nulla di più gratificante che assaporare una fetta dalla crosta croccante e l’interno morbido. Tuttavia, preservarne la freschezza può rivelarsi complicato.
La tecnica ottimale per conservare il pane
Appena sfornato, ancora caldo, offre un comfort unico. In più, si presta a essere consumato in ogni momento della giornata.
A colazione abbinato a formaggi, a pranzo con marmellate, a merenda con creme spalmabili o a cena per accompagnare insalate: è amato da tutti, senza distinzione d’età.
Purtroppo, la sua conservazione presenta difficoltà. Già dopo poche ore dall’acquisto o entro il giorno successivo, tende a seccarsi eccessivamente o a diventare umido, talvolta sviluppando muffe.
Ciò costringe i consumatori a gettarlo, generando uno spreco alimentare spiacevole. Esiste però un rimedio pratico ed efficiente per conservare questo alimento tanto apprezzato.
Joost Arijs, panettiere rinomato per la sua esperienza, ha spiegato come i sacchetti di plastica non siano adatti alla conservazione. Questi trattengono l’umidità naturale, alterando la consistenza: il pane diventa molliccio, perde croccantezza e ammuffisce.
Le alternative migliori
Il professionista consiglia invece i sacchetti di carta, materiale che permette una corretta traspirazione. Evitano l’eccesso di umidità, mantengono la crosta croccante e prevengono la formazione di condensa, riducendo così il rischio di muffe.
Esistono altre opzioni valide per prolungare la freschezza:
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Carta oleata: conserva l’umidità senza compromettere la texture
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Involucri in cera d’api: soluzione ecologica e riutilizzabile
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Appositi portapane: metodo tradizionale ma efficace
Questi accorgimenti consentono di limitare gli sprechi mantenendo inalterate le qualità del pane per diversi giorni.