Avere una relazione di coppia senza conflitti può rivelarsi un compito molto complicato. L’orgoglio, il bagaglio emotivo e la personalità di ogni persona influenzano le dinamiche della relazione affettiva, portando talvolta a situazioni tossiche.
Come la dissonanza cognitiva ci spinge a giustificare i maltrattamenti
La psicologa e divulgatrice sui social network Alicia González approfondisce questo tema nella sua ultima pubblicazione: “Non ti è mai capitato di pensare: com’è possibile che qualcuno sia arrivato a questo punto di tossicità nella sua relazione? Ah, amica mia… gli inizi sono molto concreti”, scrive l’esperta di salute mentale.
La psicologa condivide il caso di una paziente che aveva una relazione affettiva apparentemente sana, fino a quando ha deciso di chiedere un segno d’affetto al suo partner: “Lui si è offeso, si è chiuso in camera e il giorno dopo ha fatto finta che non fosse successo nulla”, afferma González.
Secondo l’esperta, questa situazione rappresenta una rottura dello schema emotivo, che ha portato la paziente a giustificare il comportamento del suo partner. “Si tratta di dissonanza cognitiva, quando qualcosa non quadra perché ci sono due pensieri opposti (mi ama e mi ha fatto del male)”, sottolinea la psicologa.
Infine, González sottolinea il modus operandi errato di molte persone che si trovano in relazioni tossiche senza esserne consapevoli: “Per ridurre il disagio cambierò la mia narrativa per proteggere il legame ed è lì che inizia la confusione”.