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“Non è riflessione, è iperanalisi”: un esperto spiega perché la tua mente non si ferma e come risolvere il problema

Hai la sensazione che il tuo cervello non riposi mai? Continui a rimuginare sugli stessi pensieri, senza arrivare a nessuna soluzione, fino a sentirti esausto? Si tratta di ruminazione mentale, un’abitudine sempre più comune nella nostra società iperconnessa. Per porvi rimedio e ritrovare la calma, abbiamo parlato con Tony Espigares, coach esperto in meditazione e sviluppo personale, che ci ha svelato le sue migliori strategie.

Perché la tua mente non si ferma? La ruminazione nell’era digitale

Tony Espigares descrive la ruminazione come “l’abitudine di rimuginare continuamente sulle stesse cose, come se la nostra mente fosse intrappolata in un circolo vizioso”. E sottolinea la differenza fondamentale: “Non è riflessione, è iperanalisi”.

Perché è così frequente oggi? L’esperto è chiaro:

“Viviamo in un mondo iperstimolato: eccesso di informazioni, social network, confronti costanti… tutto questo alimenta uno stato di allerta che non lascia riposare la mente”.

Interrompi il circolo vizioso: torna al tuo corpo per fermare la mente

Quando ti ritrovi intrappolato in quel ciclo di pensieri negativi, la chiave, secondo Espigares, è un’interruzione fisica. “Il modo più veloce è tornare al corpo”, assicura.

Come farlo? Il coach propone azioni semplici come:

  • Alzarsi in piedi e muovere le braccia.
  • Scuotere il corpo.
  • Bagnarsi il viso con acqua fredda.

“Questa interruzione fisica interrompe il circolo vizioso mentale e ti riporta al presente”, spiega. È un riavvio istantaneo per il tuo cervello.

Meditazione per menti rumorose: il movimento è tuo alleato

Se la tua mente va a mille all’ora, l’idea di “sedersi in silenzio” per meditare può sembrare impossibile e frustrante. Tony Espigares lo capisce perfettamente e per questo raccomanda un approccio diverso: le meditazioni dinamiche.

L’esperto suggerisce di iniziare con:

  • Camminare lentamente, prestando attenzione a ogni passo.
  • Ascoltare musica soft e sincronizzarla con il respiro.
  • Ballare con gli occhi chiusi, sentendo ogni parte del corpo.

“È movimento consapevole più che immobilità”, sottolinea, ideale per chi ha bisogno di un punto di ancoraggio diverso per calmare i propri pensieri.

La linea rossa: riflessione utile o rimuginio dannoso?

È fondamentale saper distinguere quando si sta pensando in modo produttivo e quando ci si sta logorando inutilmente. Tony Espigares ci fornisce una chiave molto semplice:

  • Riflessione utile: “Arriva a una conclusione o a un piano d’azione”. Ti dà chiarezza e ti spinge avanti.
  • Rimuginio dannoso: “Gira solo a vuoto senza risolvere nulla”. Ti logora e ti lascia esattamente nello stesso punto, o peggio.

La differenza sta nel risultato: se il pensiero ti avvicina a una soluzione, è utile; se ti consuma senza farti avanzare, è rimuginio.

Il trucco prima di dormire per mettere a tacere le tue preoccupazioni

Uno dei momenti in cui la ruminazione attacca con più forza è prima di dormire, rubandoci il riposo. Tony Espigares condivide un esercizio pratico e molto efficace:

Prendi un foglio di carta e dividilo in due colonne:

  • A sinistra, scrivi tutte le tue “preoccupazioni”.
  • A destra, annota le “azioni possibili” per ciascuna di esse.

“Solo scrivendole su carta, il cervello capisce che le hai già elaborate e può lasciarle andare”, spiega il coach. È come dire alla tua mente: “grazie, le ho già annotate, ora puoi riposare”.

Applicare questi consigli di Tony Espigares può essere il primo passo per spegnere quella voce interiore incessante e iniziare a vivere con più pace e lucidità mentale.

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