Quando qualcuno ti invita a casa sua, non esiti e ti presenti con qualcosa in mano? Allora, secondo la psicologa Leticia Martín Enjuto, hai queste tre caratteristiche della personalità. Una bella abitudine che alcuni di noi hanno è quella di portare sempre qualcosa quando siamo invitati. Se, ad esempio, i tuoi amici ti invitano a casa loro per un caffè, portare dei dolci può essere un bel gesto. Se, inoltre, ti hanno invitato per mostrarti la loro casa appena affittata (o acquistata), allora presentarti con un regalo per congratularti con loro può essere ancora meglio. Ma non tutti hanno questi dettagli e, infatti, con il tempo, si stanno perdendo sempre di più. Ecco perché noi di Cuerpomente abbiamo voluto scoprire cosa si nasconde dietro le persone che non si presentano mai a mani vuote quando vengono invitate. Ecco cosa ci ha detto al riguardo la psicologa Leticia Martín Enjuto.
Strategia sociale
La prima caratteristica della personalità che l’esperta evidenzia in questi casi è il “marcato bisogno di piacere”. Attenzione però, perché non c’è nulla di male nel voler piacere agli altri, contrariamente a quanto si potrebbe pensare.
“Questa motivazione, lungi dall’essere negativa, a volte può essere intesa come una strategia adattiva per gestire l’ansia sociale o la paura di non essere accettati, incanalando l’inquietudine verso azioni costruttive che vanno a beneficio degli altri”, spiega la psicologa.
Per molte persone questo rituale di preparare e consegnare un regalo o un pensiero, continua Leticia, “diventa un modo per anticipare possibili situazioni imbarazzanti, facilitando l’interazione e riducendo l’incertezza tipica degli incontri sociali”.
Così, ad esempio, incontrare persone che non si vedono da molto tempo può smettere di essere così imbarazzante. Si ha qualcosa con cui rompere il ghiaccio e questo fa sentire un po’ più tranquilli.
È anche un buon modo per dimostrare le proprie buone intenzioni. È come se con il regalo si dicesse all’altra persona “vengo con buone intenzioni, sono tuo amico”.
Desiderio di approvazione
Sulla stessa linea del tratto precedente, l’esperta ci spiega che c’è un certo desiderio di approvazione. “Questa meticolosità riflette il loro desiderio di fare una buona impressione ed evitare qualsiasi malinteso o imbarazzo, agendo come uno strumento aggiuntivo per alleviare l’ansia sociale”, spiega.
Questo non significa che l’altra persona cerchi di manipolare o qualcosa di simile. In realtà, è solo un altro modo in cui “il bisogno di piacere si manifesta in modo naturale, spingendo la persona a sforzarsi di essere riconosciuta e apprezzata attraverso i propri contributi”.
Ma non tutto è così innocente come potrebbe sembrare. “In alcuni casi può coesistere con sfumature di narcisismo o ricerca di approvazione”, sottolinea Martín Enjuto. Tuttavia, aggiunge, “il più delle volte la motivazione principale rimane la generosità e il desiderio di contribuire al benessere collettivo”.
Empatia
A questo forte desiderio di piacere, di integrarsi e sentirsi parte di qualcosa, di alleviare l’ansia che possono generare le interazioni, l’esperta spiega che “coloro che prendono l’abitudine di portare un pensiero o un contributo agli eventi sociali tendono ad avere un profilo psicologico caratterizzato dall’empatia”.
Infatti, “queste persone tendono a preoccuparsi sinceramente del benessere dei padroni di casa e degli altri invitati, cercando attivamente di far sentire tutti a proprio agio e apprezzati”.
Tutto ciò rivela, secondo Leticia Martín Enjuto, un “alto grado di considerazione sociale e gentilezza”, che “li porta a riflettere sull’impatto positivo dei loro gesti”.
Questo, a sua volta, aggiunge l’esperta, “rafforza il loro senso di appartenenza e accettazione all’interno del gruppo”.
In questo modo, anche se il comportamento nasce “in parte dal desiderio di evitare il rifiuto, riflette anche un sincero intento di contribuire all’atmosfera collettiva”.
Mostrare amore
“L’affettività è un’altra caratteristica importante di queste persone”, spiega Leticia Martín Enjuto, che assicura che “chi sceglie di offrire qualcosa di personalizzato o fatto con le proprie mani cerca di trasmettere un messaggio di affetto e valore sentimentale, rafforzando i legami emotivi attraverso piccoli dettagli che trascendono il materiale”.
Non si tratta quindi di comprare affetti, ma di trasmettere un’emozione reale che forse non può essere espressa in altri modi. Ricordiamo che uno dei linguaggi dell’amore di Gary Chapman sono i regali.
Per la psicologa, in questo caso, è chiaro che “questo gesto, oltre ad alleviare la tensione sociale, permette di esprimere emozioni in modo indiretto e sicuro”.
Perfezionismo
Per concludere, Leticia Martín Enjuto ci spiega che “il perfezionismo può svolgere un ruolo importante in questo tipo di comportamento”.
Le persone che non arrivano mai a mani vuote “di solito investono tempo e fatica nella scelta o nella preparazione del regalo, curando ogni dettaglio per assicurarsi che sia ben accolto”, conclude l’esperta.
Motivi culturali
Sebbene non sia un tratto della personalità in sé, c’è un altro fattore chiave, ovvero i motivi culturali. Ho in Cile, dove è considerato scortese “presentarsi a mani vuote”. Ovvero, presentarsi a casa di qualcun altro senza un pensiero, un contributo sotto forma di cibo o bevanda, per ringraziare chi ti ha invitato. Allo stesso modo, chi è a casa ha l’abitudine di offrire qualcosa ai propri ospiti, anche se si tratta solo di un bicchiere d’acqua.
L’esperta conferma la mia esperienza e assicura che “il valore simbolico di portare un regalo o un contributo quando si è invitati dipende in gran parte dalla cultura di appartenenza del padrone di casa e degli ospiti. Ogni cultura ha le proprie norme e aspettative in materia di gesti di cortesia e reciprocità, il che può far sì che lo stesso comportamento sia interpretato in modi molto diversi a seconda del contesto sociale e geografico”.
“Anche il galateo sociale varia”, continua Leticia, per quanto riguarda il modo in cui si deve ricevere un regalo. In alcune culture, ad esempio, “aprire il regalo davanti a chi lo consegna è considerato maleducato, mentre in altre è un segno di entusiasmo e gratitudine”.