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La rara moneta di 2000 anni fa trovata per caso durante uno scavo: “Era un saluto dei ribelli”

Il ritrovamento è stato effettuato durante gli scavi nel Parco Archeologico di Gerusalemme e riveste grande importanza storica. Gli esperti hanno rinvenuto una moneta di bronzo risalente a 2000 anni fa durante uno scavo nel Parco Archeologico di Gerusalemme, situato nella Città Vecchia di Gerusalemme, in Israele. Il reperto è stato coniato dai ribelli ebrei alla fine della Grande Rivolta.

Ritrovata una moneta di 2000 anni fa a Gerusalemme

L’Autorità israeliana per i beni culturali (IAA) ha annunciato lo scorso 31 luglio il ritrovamento di una rara moneta di bronzo, coniata dai ribelli ebrei durante il quarto anno della Grande Rivolta contro i romani, ovvero durante l’ultimo anno prima della distruzione del Secondo Tempio.

“Il dritto della moneta recava l’iscrizione in antico alfabeto ebraico: ‘Per la redenzione di Sion’, che esprimeva il sincero desiderio degli ebrei di Gerusalemme che la rivolta finisse”, ha spiegato l’agenzia nel comunicato.

Il ritrovamento è stato effettuato da Yaniv David Levy, ricercatore e conservatore del dipartimento numismatico dell’IAA. L’esperto ha trovato la moneta ricoperta di terra durante gli scavi nel Giardino Archeologico di Gerusalemme-Centro Davidson.

Il reperto, creato tra il 69 e il 70 d.C., si trovava vicino all’angolo sud-ovest del Monte del Tempio ed è stato rinvenuto solo pochi giorni prima di Tisha B’Av, il giorno di lutto ebraico che commemora la distruzione del Tempio da parte dei romani.

“Abbiamo atteso con ansia diversi giorni fino al suo ritorno dalla pulizia e si è scoperto che era un saluto dei ribelli ebrei nel quarto anno della Grande Rivolta”, ha detto Esther Rakow-Mellet, archeologa dell’IAA.

Come è la moneta di bronzo trovata a Gerusalemme

Secondo il conservatore Yaniv David Levy, lo stato di conservazione della moneta “è piuttosto buono”. Il lato anteriore presenta un disegno di una coppa e attorno ad essa c’è un’iscrizione in antica scrittura ebraica.

Sul retro c’è un lulav, una foglia di palma usata nel rituale della festa di Sukkot, e due etrog, il cedro utilizzato nello stesso rituale. Su quel lato, la moneta recava l’iscrizione “Quarto anno”, che indica il tempo trascorso dall’inizio della ribellione e permette di datare con precisione il pezzo al periodo compreso tra il mese ebraico di Nissan (marzo-aprile) dell’anno 69 d.C. e il mese di Adar (febbraio-marzo) dell’anno 70 d.C., secondo quanto spiegato dallo specialista.

“Le monete di bronzo dei ‘quattro anni’ differiscono dai loro predecessori. Le loro dimensioni e il loro peso sono aumentati in modo significativo, mentre la precedente iscrizione della moneta ribelle ‘Per la libertà (Herut) di Sion’ è stata sostituita dalla nuova iscrizione ‘Per la redenzione di Sion’”, ha confrontato Levy.

La scoperta sarà presentata al pubblico durante le visite guidate per famiglie offerte dall’IAA presso il Campus Nazionale Jay e Jeanie Schottenstein.

“Per la redenzione di Sion”: il significato storico della moneta ritrovata

I ricercatori hanno sottolineato che le monete della Grande Rivolta dell’Anno Quattro furono coniate a Gerusalemme sotto la guida di Shimon Bar Giora, uno dei comandanti di spicco della ribellione. Data lascarsa capacità produttiva dei ribelli in quelle circostanze storiche, questo tipo di monete sono considerate rare.

Il dottor Yuval Baruch, direttore degli scavi dell’IAA che ha studiato il sito per oltre 25 anni, ha ritenuto che il cambiamento nell’iscrizione della moneta al motto Per la redenzione di Sion: “Indica un profondo cambiamento di identità e mentalità. Forse riflette anche la situazione disperata delle forze ribelli circa sei mesi prima della caduta di Gerusalemme nel Tisha B’Av, il 9 del mese ebraico di Av, nell’agosto del 70 d.C.”.

“Sembrerebbe che nel quarto anno della ribellione, lo stato d’animo dei ribelli ormai assediati a Gerusalemme sia passato dall’euforia e dall’attesa della libertà a uno stato d’animo disperato e al desiderio di redenzione”, ha osservato.

In questo senso, lo specialista ha sottolineato che è possibile che i simboli del rituale “Quattro Specie” raffigurati sulla moneta, appartenenti alla festa di Sukkot e al rituale di pellegrinaggio nazionale al Tempio, avessero lo scopo di evocare tra i ribelli un senso di redenzione e l’attesa di un miracolo o di tempi più felici.

“2000 anni dopo il conio di questa moneta, siamo arrivati pochi giorni prima di Tisha B’Av e abbiamo trovato una testimonianza molto commovente di quella grande distruzione, e credo che non ci sia nulla di più simbolico”, ha concluso Rakow-Mellet sulla scoperta.

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