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Il passaggio che sicuramente dimentichi quando ti lavi le mani e che è fondamentale per eliminare i batteri

L’abitudine di lavarsi le mani spesso e accuratamente si è diffusa in tutto il mondo durante la pandemia e per prevenire alcune malattie non basta solo lavarsi le mani spesso, ma bisogna farlo nel modo corretto per eliminare eventuali batteri che compromettono la salute.

Quale errore ci impedisce di lavarci le mani correttamente?

Come spiegano gli esperti di igiene alla rivista Parade degli Stati Uniti, c’è un gesto specifico che tendiamo a dimenticare quando ci laviamo le mani e che è essenziale per una corretta igiene, sottolineando che non è la frequenza, ma la qualità di questo gesto così comune che, se non eseguito correttamente, non svolge la sua funzione.

Secondo i dati tratti da uno studio scientifico relativo all’igiene delle mani, circa il 25% degli adulti dimentica di lavarsi le mani dopo essere stato in bagno e un altro grave errore che commettiamo è quello di non avere la precauzione di lavarci le mani sia prima che dopo aver manipolato alimenti, o dopo aver tossito o starnutito.

Gli esperti dei Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie degli Stati Uniti hanno sottolineato che lavarsi le mani dopo essere stati in bagno può ridurre il numero di persone che contraggono la diarrea tra il 23% e il 40%. Lavarsi le mani può ridurre la diffusione di malattie respiratorie come il raffreddore tra il 16% e il 21%.

Quando è necessario lavarsi le mani

Oltre a lavarsi le mani dopo essere andati in bagno e prima di maneggiare gli alimenti, è necessario farlo prima di mangiare, prima e dopo aver assistito una persona malata, prima e dopo aver medicato una ferita, dopo aver cambiato i pannolini, dopo aver toccato un animale e dopo aver toccato la spazzatura.

“In qualità di vicedirettore medico per la prevenzione delleinfezioni, confermo che una delle misure più importanti per prevenire la diffusione delle infezioni, purché eseguita correttamente, è lavarsi le mani”, spiega il dottor Minji Kang, esperto di malattie infettive e vicedirettore per la prevenzione delle infezioni presso l’UT Southwestern.

I passaggi chiave per questo semplice gesto, così importante nella medicina preventiva, sono: bagnare le mani con acqua, applicare il sapone e strofinarle delicatamente per almeno 20 secondi fino a formare una schiuma. In questo momento dobbiamo includere il dorso delle mani, tra le dita e sotto le unghie. Per finire, è indispensabile sciacquare perfettamente entrambe le mani e asciugarle, poiché, secondo l’esperto, “asciugarsi le mani è importante quanto lavarsele”.

Il passaggio che la maggior parte di noi dimentica e che ci protegge dai contagi

Secondo medici ed esperti in malattie infettive, assicurarsi di avere le mani asciutte è fondamentale per evitare la proliferazione dei batteri e la maggior parte di noi trascura un aspetto chiave: asciugarsi tra le dita. “Esiste un’alta densità di batteri sulla pelle, con conteggi che oscillano tra 5.000 e 5 milioni di unità formanti colonie per centimetro quadrato”, spiega il dottor Rupak Datta, specialista in malattie infettive, epidemiologo e professore associato alla Yale School of Medicine.

“Nessuna parte della pelle è immune, in particolare le mani, e le fessure cutanee profonde intrappolano tra il 10% e il 20% della flora cutanea. Quando non ci asciugiamo le mani, l’umidità residua contribuisce al trasferimento batterico”, ha aggiunto, dimostrando che se non ci asciugiamo tra le dita, le mani rimangono sporche, anche se sembrano pulite.

Sebbene non sia la misura più sostenibile, gli esperti di malattie infettive raccomandano solitamente di asciugarsi le mani con asciugamani di carta. Gli studi dimostrano che il loro utilizzo diffonde meno microbi e riduce al minimo qualsiasi potenziale rischio di contaminazione incrociata.

Per quanto riguarda il metodo, si consiglia di asciugarsi con tocchi delicati, mentre non sono consigliati gli asciugamani riutilizzabili, soprattutto nei luoghi pubblici, poiché possono ospitare e diffondere batteri se non vengono lavati e cambiati dopo ogni utilizzo, avverte Barlow.

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