Se ti è mai capitato che la percentuale della batteria del tuo cellulare segni il 30% e improvvisamente si spenga o semplicemente lo colleghi al caricabatterie ma sembra che non raggiunga mai il 100%, è un problema che ha una soluzione. Questa situazione stressante nella maggior parte dei casi è abbastanza comune e ha a che fare con uno squilibrio tra ciò che il dispositivo ha realmente e ciò che mostra lo schermo. I problemi di autonomia, insieme ai malfunzionamenti del display e alla lentezza nell’esecuzione delle applicazioni, rappresentano alcune delle lamentele più frequenti tra gli utenti di dispositivi mobili. Ma quando il telefono mostra informazioni errate sul livello della batteria, esiste una soluzione semplice che molti non conoscono.
Perché i cellulari si “confondono”?
Chi ha vissuto l’epoca dei primi cellulari ricorderà i famosi consigli di esaurire completamente l’energia prima di collegare il caricabatterie. Queste pratiche rispondevano al cosiddetto effetto memoria delle vecchie batterie, ma è importante tenere presente che quelle attuali sono batterie agli ioni di litio che funzionano in modo completamente diverso.
Il problema non riguarda la capacità effettiva del cellulare, ma il fatto che il software (programma) del dispositivo può perdere il riferimento sui livelli minimi e massimi di carica della batteria. Con il passare del tempo e l’uso costante, il sistema operativo può iniziare a interpretare in modo errato i segnali che riceve, visualizzando informazioni inaffidabili sullo schermo.
Il processo che “ri-insegna” al tuo cellulare
Attenzione, la calibrazione della batteria non aumenta la durata della batteria né ripristina la sua capacità originale (come nel caso dell’usura degli iPhone), ma fa sì che la percentuale visualizzata sullo schermo corrisponda alla realtà.
È praticamente come regolare nuovamente un orologio che ha iniziato a ritardare gradualmente.
La procedura è più semplice di quanto sembri:
collegate il dispositivo fino al raggiungimento della carica completa, utilizzatelo normalmente fino a quando non si spegne per mancanza di energia e lasciatelo scollegato per alcune ore.
Quindi, ricollegatelo e lasciate che si ricarichi senza interruzioni fino al raggiungimento della carica massima.
Durante questo processo, il sistema “reimparerà” quali sono i limiti reali della batteria e regolerà i calcoli per presentare misurazioni molto più precise. È come dare al telefono un nuovo riferimento su cosa significa essere completamente carico o completamente scarico.
La frequenza consigliata varia a seconda della marca, secondo il portale di esperti AndroidAyuda: per i dispositivi Apple è sufficiente una volta al mese, mentre altri produttori suggeriscono di ripetere il processo ogni tre o quattro mesi.
Eseguirlo con una frequenza non moderata potrebbe accelerare l’usura naturale del componente, forzando costantemente scariche profonde.