Viviana Giner è stata accusata di non aver versato i contributi previdenziali di 12 lavoratori e di non aver presentato i bilanci per cinque anni. Per evitare il processo, dovrà pagare più di 100 milioni di pesos argentini (circa 105.000 euro, al cambio attuale) in 72 ore. La contabile Viviana Estela Giner dovrà versare 102 milioni di pesos (circa 107.000 euro) a titolo di risarcimento integrale per evitare di essere processata per amministrazione fraudolenta a danno dell’Unione di quartiere Villa El Salvador di Angaco. L’importo corrisponde a un debito originario di 75 milioni di pesos (circa 78.700 euro) per contributi previdenziali non versati a 12 dipendenti, importo che è stato aggiornato con gli interessi.
Contabile accusata di frode: deve restituire 100 milioni di pesos all’associazione di quartiere
La misura è stata definita lunedì in un’udienza presieduta dal giudice Mabel Moya. È stato stabilito che Giner dovrà pagare l’intero importo entro 72 ore. In caso contrario, il procedimento giudiziario proseguirà.
Il caso è indagato dal procuratore dell’UFI Delitti Informatici e Frodi, Guillermo Heredia, che lavora insieme all’assistente procuratore Gabriela Blanco e all’assistente Julieta Luluaga. L’imputata è oggetto di denunce per presunte manovre fraudolente nell’istituzione, tra cui la falsificazione di bilanci, la distrazione di fondi e lo svuotamento dei conti dell’ente di quartiere.
La situazione è stata formalizzata lo scorso 1° luglio, quando Giner è stata accusata del reato di amministrazione fraudolenta. In quel momento, la giudice Moya ha disposto l’avvio dell’indagine penale preliminare per la durata di un anno, oltre a un sequestro e un’inibizione generale dei beni nei confronti della professionista.
Secondo l’indagine, la contabile era a capo della contabilità dell’Unione di Quartiere fino all’ottobre dello scorso anno. La denuncia è stata presentata dalla Direzione dell’Ispettorato Generale delle Persone Giuridiche (un organismo pubblico di controllo argentino), che ha rilevato irregolarità nei bilanci relativi al periodo 2020-2023. Le certificazioni del Consiglio professionale delle scienze economiche che accompagnavano la documentazione si sono rivelate apocrife, il che ha dato il via alle indagini.
Nella stessa data, la Direzione dell’Ispettorato Generale delle Persone Giuridiche è intervenuta presso l’ente di quartiere per mettere ordine in una situazione che presentava già numerosi conflitti interni. In tale contesto, sono stati scoperti debiti milionari, inadempienze nei contributi all’ARCA (ex AFIP, l’agenzia delle entrate argentina), mancato pagamento dell’ART (assicurazione contro gli infortuni sul lavoro) e delle assicurazioni e una possibile cattiva amministrazione dei fondi raccolti dal servizio di acqua potabile che fornisce circa 8.600 famiglie di Angaco.
Secondo i rapporti dei revisori, per almeno cinque anni la contabile non ha presentato i bilanci ufficiali dell’istituzione. Inoltre, il debito con i dipendenti per i contributi previdenziali e la copertura sociale è aumentato fino a superare i 75 milioni di pesos (circa 78.700 euro).
A luglio, il procuratore Heredia aveva stimato il danno in oltre 80 milioni di pesos (circa 84.000 euro), anche se lo stesso sindacato di quartiere ha assicurato che le perdite economiche potrebbero essere ancora maggiori. Nel frattempo, Giner è ancora in libertà, anche se la giustizia ha già disposto il sequestro del suo furgone e di un immobile di sua proprietà.